Indagine sull’Inserimento lavorativo e sociale

L’Indagine sull’Inserimento lavorativo e sociale intende valutare la percezione e le ricadute che i fruitori diretti (i giovani formati) hanno della qualità e dell’efficacia dell’insegnamento e dei servizi ricevuti verificando in che misura queste possono dipendere dalle caratteristiche “sussidiarie” del modello di istruzione e formazione adottato.

Il risultato valutato in termini di crescita del capitale umano può essere reso più concreto con il riferimento agli effetti che il conseguimento del titolo/qualifica ha avuto in termini di inserimento nel mondo del lavoro e nella società (outcome).

Oggi l’istruzione professionale per i giovani in Italia viene affidata a due modelli radicalmente diversi: la formazione professionale (erogata dal centri di formazione professionale) e l’istruzione professionale scolastica (erogata dagli istituti professionali di stato).

La ricerca quantitativa consta di due indagini parallele:

  • Indagine quantitativa sui presidi di IPS / direttori di CFP da cui provengono gli allievi della seconda indagine. Ha lo scopo di rilevare le condizioni in cui vengono formati gli allievi intervistati e identificare eventuali best practice
  • Indagine quantitativa su un campione di allievi che hanno conseguito il titolo di studi nelle due tipologie di scuole. Scopo di questa rilevazione statistica è quello di valutare l’impatto della tipologia di modello, del metodo di insegnamento, del grado di sussidiarietà, ma anche dell’ambiente sociale ed economico e del settore di specializzazione su soddisfazione, esiti lavorativi e sull’inserimento nella società degli allievi intervistate.

Le due indagini costituiscono due stadi di uno studio osservazionale valutativo basato sul matching rispetto a dati appaiati per alcune caratteristiche fondamentali come Regione, tipologia del comune di localizzazione (capoluogo, altro comune), specializzazione di Istituti e Centri di formazione professionale.